La cosa buffa e' stata che, dopo essermi addormentato abbastanza facilmente, mi sono svegliato all'improvviso nel buio e silenzio piu' totali, ho guardato l'ora e ho visto con stupore che la sveglia segnava esattamente la mezzanotte, come se il mio orologio biologico sapesse che il digiuno era finito....inutile dire che mi sono precipitato a mangiare qualcosa :) il che e' un'ulteriore conferma della nostra debolezza di occidentali abituati all'opulenza
(Integrazione al post del 2 aprile in risposta al commento ricevuto ndr.)
lunedì 2 aprile,
Digiunare per un giorno e mezzo e’ stato piu’ pesante del previsto, soprattutto durante le ultime ore e per questo non ho potuto fare a meno di pensare ai tanti che nel mondo provano queste sensazioni quotidianamente e a quanto noi nell’occidente ricco siamo privilegiati.
Avevo gia’ fatto un’esperienza di digiuno a staffetta, quasi 25 anni fa contro la legge che all’epoca regolava l’obiezione di coscienza al servizio militare: ora come allora mi e’ sembrato un modo per impegnarsi in prima persona e cercare di dare voce ad una lotta che ha un altissima importanza pratica e simbolica.
Infatti credo che la lotta dei NO TAV in difesa della Valsusa in questi tempi bui e’ diventata il simbolo della difesa del nostro territorio: difesa del territorio da intendersi anche come difesa delle nostre menti, dei nostri corpi, del nostro lavoro, dell’acqua che beviamo, dell’aria che respiriamo.
Andrea Bovenga (GE)
Hai voglia di descrivere delle sensazioni provate in quelle ultime ore che definisci "più dure"?
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